Astigmatismo

I raggi paralleli provenienti dall’infinito vengono deviati (rifratti) dal sistema cornea/cristallino su una parte specifica della retina che consente la visione nitida: la macula. Quindi un occhio che riesce a convergere perfettamente i raggi paralleli provenienti dall’infinito sulla macula è un occhio emmetrope. In tale occhio si è avuto uno sviluppo armonico ed equilibrato tra le sue dimensioni e il suo “sistema rifrattivo” (cornea/cristallino). In Italia, per consuetudine, viene detto che tale occhio ha un’acuità visiva (o visus) di 10/10 (Frazione di Snellen). A differenza della miopia e dell’ipermetropia, che sono vizi refrattivi secondari alla lunghezza del bulbo oculare, l’astigmatismo, etimologicamente “assenza di punto” (focale) è un difetto legato alla anormale curvatura della cornea (escludendo il raro astigmatismo del cristallino). Se infatti immaginiamo la cornea come una semisfera e la scomponessimo in tante “fettine” (meridiani) e per esempio, prendessimo quello a 90° e quello a 180° sarebbero perfettamente identici, ma nella realtà la cornea non è una semisfera, anzi assomiglia alla metà di un pallone da rugby. In questo caso se prendessimo il meridiano a 90° e quello a 180°, (la linea curva rossa e blu dello schema in alto) noteremo che la differente curvatura di questi determinerebbe, anziché un solo punto focale (come nella miopia e nell’ipermetropia), la formazione di due “linee focali” poste a distanza maggiore tra loro quanto più elevato è l’astigmatismo e a differente distanza dalla la macula. Tale difetto refrattivo si traduce in una insoddisfacente visione sia per lontano che per vicino. I due meridiani presi come riferimento sono il più curvo ed il più piatto che sono responsabili dell’asse dell’astigmatismo. Fisiologicamente abbiamo il meridiano a 90° gradi poco più curvo (di 0.5-0.75 diottria e che non necessita di correzione) di quello a 180° (astigmatismo fisiologico). Molto più raramente le curvature di tali meridiani sono invertiti più piatto il verticale, più curvo l’orizzontale (astigmatismo controregola). L’astigmatismo è familiare, è presente sin dalla nascita e non tende a variare nel corso della vita (ad eccezione del cheratocono) aumentando lievemente in senso “controregola” nell’età senile. Un astigmatismo irregolare può essere secondario a traumi corneali, interventi chirurgici o infiammazioni/infezioni che alterino la geometria della cornea. L’astigmatismo è ancora distinto in semplice (quando non associato ad altri vizi refrattivi) nel quale un meridiano focalizza sulla retina, mentre l’altro davanti alla retina (astigmatismo miopico semplice) o dietro a questa (astigmatismo ipermetropico semplice ) o composto, quando associato a miopia (astigmatismo miopico composto) o ipermetropia (astigmatismo ipermetropico composto). Quando un meridiano focalizza al davanti della retina e l’altro dietro a questa si parla di astigmatismo misto. L’astigmatismo è’ un vizio di refrazione molto frequente essendo presente approssimativamente nel 44% della popolazione (maggiore di 0.50 diottria), il 10% della popolazione ha più di 1 diottria e l’ 8% della popolazione ha più di 1.50 diottre o più. E’ possibile correggere l‘astigmatismo mediante l’uso di lenti cilindriche (posizionate secondo l’asse), ma anche con lenti a contatto toriche o mediante chirurgia refrattiva.